Edificio storico monumentale anni 30

Lo stile della Colonia Fara riflette la cultura futurista ed espressionista del periodo. Si tratta di un edificio alto 49 metri composto da un ampio basamento alto due piani su cui si erge una torre di dieci piani.

Edificio storico monumentale anni 30

Lo stile della Colonia Fara riflette la cultura futurista ed espressionista del periodo. Si tratta di un edificio alto 49 metri composto da un ampio basamento alto due piani su cui si erge una torre di dieci piani.

Espressione dell’architettura futurista

La “Fara” si dispone diagonalmente sul proprio lotto trapezoidale, come se con questa inclinazione verso levante volesse rivolgersi naturalmente al primo sole. Così il monolite della torre spicca da più di ottant’anni sullo sfondo più prossimo della collina delle Grazie e sul più ampio arco del Tigullio. A distanza di tempo, la semplicità di questo edificio con le sue finestre a nastro lo rendono oggi ancora elegantemente proiettate nel futuro.

Espressione dell’architettura futurista

La “Fara” si dispone diagonalmente sul proprio lotto trapezoidale, come se con questa inclinazione verso levante volesse rivolgersi naturalmente al primo sole. Così il monolite della torre spicca da più di ottant’anni sullo sfondo più prossimo della collina delle Grazie e sul più ampio arco del Tigullio. A distanza di tempo, la semplicità di questo edificio con le sue finestre a nastro lo rendono oggi ancora elegantemente proiettate nel futuro.

Il progetto di restyling è volto a preservare le pregevoli caratteristiche monumentali ma stravolgendo  ed innovando le destinazioni, gli usi e gli spazi, proiettando la struttura e l’area circostanre verso un nuovo utilizzo integrato e confacente al prestigio originario. 

Il progetto di restyling è volto a preservare le pregevoli caratteristiche monumentali ma stravolgendo  ed innovando le destinazioni, gli usi e gli spazi, proiettando la struttura e l’area circostanre verso un nuovo utilizzo integrato e confacente al prestigio originario.

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Contatti

L’architettura

Nella Colonia Fara di Chiavari la ricerca  formale si muove tra i noti riferimenti di figure desunte dalle teorie futuriste e dalle avanguardie russe, tra i quali l’estetica della macchina, della velocità e della guerra. Il fabbricato, con le sue forme curvilinee ed il basamento ad ali laterali simmetriche rimanda all’architettura dell’aeroplano, laica mitologia del dinamismo futurista, e pare direttamente ispirarsi ai progetti di Enrico Prampolini e Adalberto Libera per il Padiglione Italiano dell’Esposizione Universale di Chicago (1923-33). Nella sagoma arrotondata della torre svettante, allusivo è il riferimento alla tolda delle navi, all’avvenirismo visionario dei fari portuali,  delle  aerostazioni e dei  grattacieli meccanici delle metropoli futuriste immortalate nei progetti e nelle aeropitture. Non stupisce, pertanto, l’attenzione che viene mostrata dalla pubblicistica dell’epoca al momento della realizzazione dell’opera. Le principali riviste italiane di architettura diedero ampio risalto all’opera di Nardi Greco: nel settembre 1936, il periodico francese Le Technique des Travaux dedica alla Colonia ligure la pagina di copertina, recependo immediatamente la valenza iconica del   manufatto, vera e propria architettura parlante dello spirito mediterraneo ed Europeo.